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Come si stipula un contratto di affitto

Data di pubblicazione 28/06/2021

Lo chiamiamo comunemente affitto, anche se il codice civile lo definisce più correttamente locazione. È l’accordo attraverso il quale si concede l’utilizzo di un immobile in cambio di un corrispettivo.

In questo articolo spiegheremo passo dopo passo quali sono le procedure da seguire e le regole da rispettare, sia da parte dei proprietari di casa, sia da parte dei cosiddetti affittuari, in particolare per quanto concerne l’uso abitativo.

Per affittare il proprio appartamento/locale serve l’agenzia immobiliare?

Non è obbligatoria. Si può optare per il passaparola o per un classico AFFITTASI da affiggere sul portone, sul cancello di casa o nelle sue immediate vicinanze, per il quale non è necessario pagare alcuna tassa e/o marca da bollo, a condizione che le dimensioni del cartello non superino quelle di un foglio A4.

Ma è corretto dire che, a fronte del pagamento della dovuta provvigione, chi si rivolge all’agenzia immobiliare di solito è agevolato da più punti di vista, praticamente tutti. Oltre alla fase di ricerca del cliente, contatto, visita dell’appartamento e tutte le attività preliminari, al momento della scelta i nostri professionisti forniscono anche un modello di contratto che fanno firmare a entrambe le parti, lo registrano e si occupano addirittura dell’attivazione o della voltura delle utenze. 

Come si stipula il contratto?

L’accordo tra le parti deve sempre essere scritto, mai solo orale. Ciò per garantire diritti e doveri di locatari e locatori.

Le principali modalità di contratto sono quella a canone libero, in cuile condizioni della locazione vengono stabilite senza vincoli particolari, tranne l’obbligo di rispettare la durata minima di quattro anni più altri quattro di rinnovo obbligatorio; e quella a canone concordato, con durata più breve di tre anni più altri due, che dipende dagli accordi territoriali tra le associazioni rappresentative delle categorie della proprietà edilizia e dei conduttori.

Per entrambe, esistono dei modelli scaricabili dai siti istituzionali, ma non bisogna dimenticare che, qualora ci si avvalga dell’agenzia, il passaggio contrattuale viene completamente gestito dalla stessa dopo essere stato condiviso con le parti, senza alcun ulteriore onere se non la provvigione già prevista preliminarmente.

La registrazione del contratto

Tutti i contratti di locazione di immobili devono essere registrati all’Agenzia delle Entrate se hanno una durata superiore a 30 giorni, a prescindere dall’ammontare del canone. Tale registrazione, nella modalità cartacea, può essere fatta in qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia, portando con sé una serie di documenti, tra cui la ricevuta di pagamento dell’imposta di registro effettuata con modello F24 (non dovuta se si è optato per la cedolare secca). In alternativa, si può optare per la registrazione telematica su www.agenziaentrate.it. O - meglio ancora – ci si può affidare al proprio agente Sì Fitta, che provvederà a tutto per conto vostro, consegnandovi al termine tutta la documentazione. Non male, vero?

 

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